
"Questa è una ulteriore
appendice della nostra avventura in Madagascar vissuta nel 2001. Siamo
partiti
il 25 gennaio 2009"
Un ritorno non più in veste sportiva, ma
come testimone di una iniziativa umanitaria che potrà cambiare il volto di
una parte di questa "isola continente" dimenticata da tutti.
Come avevo anticipato sul sito con la
pubblicazione della locandina inerente l'iniziativa, nel gennaio del 2009
sono tornato in Madagascar, ma non più in veste sportiva bensì come
testimone di una iniziativa umanitaria un po' unica nel suo genere, ma non
tanto strana per un ciclista come me. "Una bici per la vita" questa
l'iniziativa che ho portato felicemente a termine unitamente a mia moglie
Claudia e al caro amico Gianni anche lui ciclista navigato da sempre nonché
medico veterinario.
Nonostante una sanguinosa guerra civile, scoppiata proprio nei giorni del
nostro arrivo, e grazie alla grande organizzazione del nostro amico, padre
Maurizio (che avevo incontrato nel precedente Raid ciclistico del 2001 e con
il quale abbiamo intrattenuto i rapporti), siamo riusciti a portare a
termine il nostro programma: consegnare a sessanta ragazzi sparsi nei
numerosi villaggi altrettante biciclette che avrebbero facilitato loro gli
spostamenti verso la scuola e verso altri villaggi, favorendo così lo
scambio e l'interazione fra i nuclei dei vari villaggi lontani decine di km
fra loro. Un evento straordinario ed epocale per loro, sia per l'entità
delle persone coinvolte, che per la curiosità dell'avvenimento, mai visto
prima.
Questo è il punto focale su cui ha voluto lavorare Père Maurice, creare loro
aspettative ed entusiasmo, cosa che, fra queste popolazioni dimenticate da
tutti, manca.
Grazie al coinvolgimento di enti, club e alla sincera partecipazione di
moltissimi miei concittadini, siamo inoltre riusciti a consegnare anche
fondi per il mantenimento della struttura di Père Maurice, materiale
didattico, abbigliamento e alcuni farmaci per semplici patologie, ma del
tutto assenti in alcune zone, ad esempio aspirina, tachipirina,
antidolorifici ecc., che sono stati affidati, naturalmente previe
istruzioni, al sacerdote.
Abbiamo realizzato, in occasione di questa esperienza, un interessantissimo
quanto unico DVD, che porteremo in visione a tutti coloro che vorranno
partecipare in qualche modo ad altre iniziative future, indirizzate alla
"Associazione Miaraka Aminy" di Père Maurice, che tradotto significa:
CAMMINIAMO INSIEME.
La zona dove siamo stati è a 420 km dalla
capitale Antananarivo e precisamente nelle località di Fianarantsoa dove
padre Maurizio ha la casa accoglienza con una ventina di ragazzi.
Per l'occasione siamo stati ospitati nel
convento dei monaci Trappisti di Maromby,
Chiunque fosse interessato può contattarmi tramite il sito inviando una mail
dal titolo Madagascar.
Alla prossima......avventura